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al testo di Graced
Vergini aurore
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Il mio animo in questo tempo anemico è come ascoltasse la voce del bardo che gli prospetta presente e futuro di costrizione: stagioni adagiate in una guazza melmosa dominate da una notte perenne di luce caduta in un pozzo profondo in cui le ombre ristagnano a lungo entro la cerchia di cose passate che silenziose non sagomano voci di verità occultate o ancora inerenti all’oggi lacrimoso. L’uomo è quello di sempre, tutto crea, tutto distrugge: infingardamente morale. Risorgerà la terra d’erba rorida, di gemme e boccioli e di primavera svelata nella tenebra adagiata? Risorgeranno albe rosate di candidi gigli e vergini aurore donanti pace interiore? Grazia Denaro
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Giulia Bellucci
- 21/04/2020 09:30:00
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Quanti quesiti in questa tua poesia, che in realtà sembrano quasi un augurio. Credo che la terra vivrebbe certo senza l’uomo, che fa e disfa a proprio piacimento. Credo però che se ci guardiamo intorno oggi vediamo che la terra va avanti anche senza di noi, la primavera è tornata bella come sempre, laddove non siamo riusciti a distruggere. Di tutto quello che sta accadendo all’uomo non sembra che le importi? Allora sì la terra risorgerà se l’uomo non continua a distruggerne la bellezza per il proprio egoismo. Il problema è che siamo troppo individualisti. Nonostante i concetti da te espressi, un po’ pessimisti e tristi, ritrovo tanta musicalità nella tua poesia, Grazia. Un cordiale saluto.
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Arcangelo Galante
- 21/04/2020 06:44:00
[ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]
Partendo proprio dalle comprensibili domande che concludono il testo, credo che il profondo senso di valide risposte risieda nella ricerca d’una serenità del cuore che, spesso, è in eterno conflitto con la realtà che lo circonda. Cosicché, una situazione fortemente critica, non favorisce la tranquillità della vita che andrebbe gustata, in particolare modo, assaporandola nel presente. Le albe si ripresenteranno nuovamente ma saranno gli occhi dell’uomo, provato da un passato dolore, ad aver assegnato una visione differente alle crepuscolari luci che accompagneranno l’anima, in ogni giornata quotidiana. Guardandosi dentro e analizzando i perché delle esperienze dolci e amare vissute, si riuscirà ancora ad intravedere, dell’esistenza, il lato migliore che la stessa potrebbe offrirci. Lirica assai graziosa e significativa, colma di introspezione e considerazioni valide, espresse con intenso pathos. Romanticamente, saluto l’autrice, augurandole una buona vita. Grazie per avermi letto, gentile Grazia Denaro!
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